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La Piramide dei Bisogni del Cane - secondo gradino: i Bisogni di Sicurezza

2024-04-11 09:47

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La Piramide dei Bisogni del Cane - secondo gradino: i Bisogni di Sicurezza

Saliamo un altro gradone della nostra Piramide dei Bisogni (qui trovi le puntate precedenti: Ego Sum Educazione Cinofila) e vediamo insieme i bisogni di sicurezza

Distinguiamo le varie accezioni del termine sicurezza, intesa come:

bisogno di protezione e quindi:
- di una famiglia e di una casa nella quale (con)vivere con la famiglia
- di una famiglia attenta, empatica e pronta a dare supporto nei momenti di bisogno (paura, insicurezza, ecc.)
- protezione dalle manipolazioni inappropriate, sia da parte dei membri della famiglia sia, soprattutto, da estranei
Cosa non soddisfa il bisogno di protezione?
- Far vivere il cane in giardino
- Lasciare per troppe ore il cane da solo in casa
- Ignorare il cane quando ha paura o quando è a disagio
- Lasciare che il cane venga toccato da chiunque e, quando si tratta di razze toy, che passi di braccia in braccia

bisogno di un luogo di calma ossia, all'interno della casa familiare, di un posto sicuro dove potersi rilassare senza essere disturbato

bisogno di certezza sulle aspettative: il cane ha bisogno di sapere con certezza cosa aspettarsi in un determinato momento; ad esempio, il cane deve sapere che:
- se in passeggiata, al guinzaglio, incontrerà lungo la strada altri cani, non ci sarà alcuna socializzazione
- appoggiata la ciotola a terra, nessuno gliela porterà via mentre mangia
- appollaiato nella sua cuccia, nessuno lo toccherà (vedi sopra, il bisogno di un luogo di calma)
- ...

bisogno di riferimenti temporali e spaziali
Soprattutto all'inizio (cucciolo oppure adulto appena adottato), impostare una routine aiuta il cane a sentirsi al sicuro:
- orario dei pasti
- orario delle uscite
- ...
Allo stesso modo sono fondamentali i riferimenti spaziali:
- dove viene servito il pasto
- dove si trova il suo luogo di calma
- ...

bisogno di regole coerenti: in assenza di regole, il cane sente di dover assumere un ruolo. Non possiamo assolutamente lasciare che sia lui ad avere la gestione di risorse, di situazioni e di momenti.
Ad esempio il cane non deve:
- uscire a richiesta in giardino ed assumerne la gestione, minacciando chiunque passi
- accogliere gli ospiti in casa e quindi gestire gli ingressi delle persone
- avere la ciotola sempre piena (non è un gatto!) e quindi gestire la risorsa cibo
- trascinarti in passeggiata per raggiungere il tal cane e quindi assumere la gestione della passeggiata
- invitarti al gioco e giocare solo quando da lui proposto, assumendo la gestione del momento ludico
- ...

bisogno di una comunicazione coerente, da parte di tutta la famiglia: se c'è una regola, tutti (nessuno escluso) devono farla rispettare.
Facciamo un paio di esempi:
- se mamma (giustamente) dice che non si allunga cibo da tavola, nessuno deve allungare cibo da tavola
- se mamma (illuminata) vieta la socializzazione al guinzaglio, nessuno deve fare socializzare il cane al guinzaglio

bisogno di una comunicazione chiara: la comunicazione del cane è prevalentemente non verbale e para-verbale; noi parliamo troppo e siamo il più delle volte incoerenti.
Ecco qualche esempio:
- il cane mi morde le mani ed io, per farlo smettere, gli dico, agitando i miei arti: >; Gino morderà ancora più forte
- il cane mi salta addosso al mio rientro a casa ed io, per farlo smettere, gli dico, agitandomi come una scimmia: >; Gino salterà con ancor più entusiasmo
- per far sì che il cane smetta di abbaiare al ciclista gli dico, accarezzandolo: >; Gino sarà ancor più carico


03/04/2024